CARTIER CONTRO TIFFANY, LA GUERRA DEL LUSSO E LE ACCUSE DI SPIONAGGIO INDUSTRALE

CARTIER CONTRO TIFFANY, LA GUERRA DEL LUSSO E LE ACCUSE DI SPIONAGGIO INDUSTRALE

Cartier denuncia Tiffany per furto di segreti, Bernard Arnault fa causa a François Pinault. Ecco come sono le guerre più affascinanti.

L’angelica Audrey Hepburn potrebbe essere la protagonista di un nuovo film: La battaglia dei diamanti. Audrey lavora come assistente alla direzione dell’azienda francese Cartier, una posizione poco glamour ma con accesso a informazioni molto sensibili. Il suo sogno ossessivo è sempre stato quello di entrare da Tiffany – come brillantemente rappresentato nel film Colazione da Tiffany – e non si ferma finché non ci riesce. Prima ruba i dossier segreti della strategia di alta gioielleria di Cartier dalla scrivania del suo capo, li copia con il suo cellulare – immaginate la scena al cinema – e poi li passa a Tiffany in cambio della sua assunzione.

Nella vita reale, Audrey Hepburn si chiama Megan Marino e la sua storia è alla base di una causa multimilionaria presentata in un tribunale di Manhattan dal marchio francese Cartier contro il concorrente americano Tiffany. Cartier – che appartiene al gruppo svizzero Richemont – accusa Tiffany di aver rubato progetti riservati per le sue collezioni di alta gioielleria, i cui pezzi hanno un prezzo compreso tra 50.000 e 1 milione di dollari.

La battaglia dei diamanti potrebbe essere una serie Netflix, dato che Megan Marino è durata solo cinque settimane da Tiffany. È stata licenziata per incompetenza e si è vendicata facendo saltare l’intero complotto. La direzione di Tiffany», ha detto.

Megan Marino  era più interessata ad essere assunta come fonte di informazioni riservate per Cartier che come manager di alta gioielleria.

Per questi giganti del lusso i segreti commerciali dei loro concorrenti sono più preziosi dei diamanti che Audrey Hepburn guardava nella vetrina di Tiffany.

Lo spionaggio nel mondo del lusso ha toccato anche altri settori, come quello della bellezza, dell’industria alberghiera e della ristorazione, e persino la Formula 1. L’Oréal è stata sanzionata per aver inviato delle spie a carpire i segreti del successo degli esclusivi centri di bellezza Guinot. Starwood Hotels ha denunciato Hilton per aver sottratto 100.000 file riservati dei suoi piani strategici. E il team McLaren è stato condannato per aver rubato i piani della monoposto che la Ferrari stava per lanciare.

È per questo che tutte le aziende dovrebbero impiantare una normativa a tutela del segreto aziendale.

In Italia il segreto industriale è protetto dal codice della Proprietà Industriale, il cui art. 98 ne indica l’oggetto di tutela: le informazioni aziendali, le esperienze tecnico-industriali e commerciali, soggette al legittimo controllo del detentore. In Spagna invece per tutelare i segreti industriale abbiamo la famosa “Ley de secretos empresariales” entrata in vigore il 20 di febbraio del 2019.